Officina Roversi è un laboratorio sperimentale pensato per tutti i lavoratori della canzone, del teatro e del multimediale, rivolto all’inclusione di ogni pubblico nei linguaggi artistici.

L’idea di far nascere a Bologna un’officina di formazione e produzione artistica destinata ai giovani che la plasmeranno, non poteva che definire la propria identità attorno a un nome e a una visione, quella del poeta Roberto Roversi.

Un intellettuale per ogni tempo che a cent’anni dalla nascita, con la sua riservatezza aperta al mondo, è ancora in grado di donare voce, tempo e spazio alle esigenze di una generazione creativa che attende alle porte del futuro.

Roversi, che nel 1955 insieme a Pasolini e Leonetti fondò a Bologna la sua Officina, una rivista nata come un lume per frugare tra quelle poesie distanti dagli inganni del proprio tempo, così nuove e dense di realtà da esserne un riflesso avulso e spietato.

Roversi, con la penna sempre imbevuta nell’inchiostro dell’indipendenza è riuscito a dilatare i destini d’acciaio della poesia e quelli popolari della canzone e del teatro; tre universi, un’unica cura, la stessa che porgeva verso ogni libro custodito dalla sua Libreria Palmaverde, specializzata in scritti tanto rari quanto abbandonati dal mercato e dal profitto.

Quell’amore per il valore a sé stante formato dalle briciole di vita lasciate dalle emozioni e nascoste dalla polvere, quell’amore che ha generato un sogno combustibile, pronto a far galoppare il motore ed il cuore del 2000.

L’Officina Roversi ha come obiettivo quello di mettere in relazione le specifiche competenze di tutti i curricula nel rispetto e nell’esaltazione delle qualità artistico- espressive individuali.

L’idea di Officina Roversi come spazio e laboratorio creativo volto alla sperimentazione artistica a tutto tondo, scritta e pensata dal cantautore Francesco Guarino, ha trovato in Alberto Ferraro con il suo progetto “Tempi Dispari”, in Roberto Calari e in tutta la Rete Cooperativa Doc il terreno fertile per ancorare le radici e svilupparsi in tutta la sua energia.
L’intero percorso è stato reso possibile grazie alla preziosa supervisione di Antonio Bagnoli, importante editore bolognese e nipote di Roberto Roversi. Grande importanza ha avuto il contributo di Mattia Fontanella con la sua instancabile voglia di mettersi in gioco in nome dell’affetto e riconoscenza per Roberto Roversi.

La grande scommessa di Officina Roversi è quella di riuscire a dare l’opportunità a tutti i talenti di partecipare al laboratorio a prescindere dalle loro possibilità economiche. A tale scopo ci sarà il massimo impegno nel ricercare le borse di studio necessarie tramite sostegni pubblici e privati.
La dedica a Roversi, oltre a donare il fondamento ideologico e programmatico al progetto, si concretizza intitolando al poeta il luogo fisico in cui avverranno le attività di Officina, come riconoscimento al lavoro di uno dei più grandi artisti
del Novecento che insieme a Pasolini ha ribaltato la concezione della letteratura.

Officina Roversi ha sede a DUMBO, il Distretto Urbano Multifunzionale, parte del grande progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana di Bologna ” La via della Conoscenza”, che potrà portare dopo un percorso di alcuni anni alla realizzazione di uno dei più importanti distretti culturali e creativi nati da percorsi partecipati di Rigenerazione urbana. La sede principale delle attività di Officina, a partire dai laboratori di formazione e produzione artistica, avverranno, appena saranno completati i lavori sugli spazi che lo consentano, principalmente al DUMBO.
Officina Roversi intende rappresentare un elemento importante di questo percorso di rigenerazione, un cuore produttivo, aperto, inclusivo, che ispirandosi alla poetica di Roberto Roversi, intende collaborare con tante eccellenti realtà presenti sul territorio, per costruire nuovi percorsi creativi fuori dal mainstream.