Andrea Manica dialoga con Paolo Capodacqua, ospite speciale della seconda serata della Rassegna delle Nuove poetiche d’autore e candidato alle Targhe Officina Roversi 2025 nella categoria “Poesia”.
“Le poesie di Capodacqua sono lampi emozionali evocatori di storie e personaggi, di fasi esistenziali e vite mai vissute. Nella sua opera il verso poetico si trasforma spesso in viatico per una sorta di “eterno ritorno” a ciò che più non può essere ed esistere. L’assillo della scrittura ha portato Paolo a percorrere, da sempre, le diverse possibilità espressive, dalla narrativa alla poesia passando, soprattutto, per la canzone, intesa come “verso musicato”, “parola cantata”, in un interscambio senza soluzione di continuità, laddove, se le canzoni sembrano recuperare l’oralità della poesia, le poesie potrebbero semplicemente essere canzoni senza musica. Non a caso, nei testi poetici, la scrittura, liberata dal metro della canzone (lo strumento, cioè, congeniale al nostro autore), sembra andare e tornare elasticamente dal metro libero alla regolarità ritmica, quasi a seguire ed accompagnare l’alternanza emotiva.”
Intervista realizzata in occasione della seconda serata della Rassegna delle nuove Poetiche d’autore, venerdì 26 settembre 2025 al DiMondi Festival di Bologna.
Guarda l’intervista completa sul nostro canale YouTube a questo link:
Foto di Eric Toccaceli

Lascia un commento